Un gruppo di hacker di PUBG è stato arrestato in Cina

Ufficiale di PUBG

La Cina non è mai stata caratterizzata come un paese che si preoccupa di collaborare con autorità o società straniere, da allora cerca sempre di spazzare a casa, difendendo con le unghie e con i denti il ​​suo prodotto nazionale, anche se viola le leggi internazionali. Ma quando la persona colpita è un prodotto nazionale e si trova nei suoi confini, non ha tempo per stroncare il problema alla radice.

Da poco più di un mese PUBG, il gioco realizzato in collaborazione con Tencent, colosso cinese presente in tutti i settori di Internet, è diventato un successo sin dal suo lancio per dispositivi mobili. Questo gioco è disponibile anche per computer e Xbox e consente il crossplay, cioè quello giocatori di piattaforme diverse possono giocare tra loro.

PlayerUnknown's Battlegrounds è uno sparatutto basato sulla modalità Battle Royale in cui partì da zero, senza armi, e in cui i giocatori devono combattersi tra loro attraverso le armi che sono disponibili nelle case che troviamo durante il gioco e di cui solo una può essere lasciata. La lotta alla pirateria in questo particolare gioco ha appena preso una svolta molto importante per PUBG, poiché un gruppo di hacker che si dedicava alla vendita di trucchi è stato arrestato per avere un vantaggio importante con altri giocatori attraverso una piccola applicazione.

Gli hacker arrestati sono stati multati per più di 4,5 milioni di dollari e, secondo la BBC, sembra che non saranno gli unici ad andare dietro le sbarre, indipendentemente dalla grande multa che ricevono. Questa piccola applicazione, non solo offriva un vantaggio importante agli utenti che la utilizzavano, ma se ne prendeva anche cura estrarre informazioni personali dal computer dell'utente. Tencent non vuole che vengano utilizzati questi tipi di trucchi, poiché l'uso di questo gioco potrebbe diminuire tra gli utenti, controllando più e più volte che non c'è modo di competere da te a te con altri utenti.


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