WiFi passivo, una tecnologia che potrebbe mettere nei guai Bluetooth LE

WiFi passivo

Una delle caratteristiche principali con cui oggi potrei dire, grosso modo, che il Bluetooth viene ancora utilizzato al posto del WiFi per le connessioni wireless risiede proprio nel consumo di energia di entrambe le tecnologie. Nonostante il fatto che il WiFi sia molto più robusto e versatile del Bluetooth, la verità è che ha bisogno di un consumo energetico molto più elevato per funzionare, qualcosa che influisce direttamente sui dispositivi che utilizzano le batterie.

Tutto questo potrebbe presto cambiare grazie al lavoro svolto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Washington che sono riusciti a sviluppare, grazie ai finanziamenti della National Science Foundation e Qualcomm, una nuova, molto più efficiente tecnologia WiFi, una tecnologia che è stato battezzato dai suoi sviluppatori come WiFi passivo o WiFi passivo nella nostra lingua.

Il WiFi passivo è la tecnologia in grado di rendere obsoleto il Bluetooth

Questo nuovo progetto, presentato all'inizio di quest'anno 2016, ha finalmente potuto essere testato con successo. Grazie a questi test è stato possibile dimostrare come consuma solo la tecnologia WiFi passiva tra 15 e 60 microwatt. Questo consumo, se lo mettiamo in prospettiva, è fino a 10.000 volte inferiore al consumo generato in usi più tradizionali o 1.000 volte inferiore al consumo di piattaforme come Zigbee o Bluetooth LE.

Purtroppo questa tecnologia ha anche una serie di svantaggi. Un chiaro esempio è che, riducendo i consumi, si riduce anche la larghezza di banda. Nonostante questa diminuzione, troviamo che il WiFi passivo offre una larghezza di banda maggiore di quella che abbiamo in Bluetooth LE mentre è possibile continuare a trasmettere informazioni a un distanza massima di 30,5 metri.

Come ultimo dettaglio vi dico che, almeno per ora, i responsabili del progetto sono ancora in pieno sviluppo quindi, almeno e per alcuni anni, questa tecnologia non raggiungerà i nostri dispositivi mobili. Secondo i responsabili, saremo in grado di apprendere molti più dettagli su questa nuova tecnologia nel marzo 2017 durante il simposio USENIX.

Per maggiori informazioni: Università di Washington


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