Una chiara tendenza si sta osservando nel mercato dei videogiochi. Visto che vediamo quanti giochi introducono al loro interno le cosiddette microtransazioni e loot box. Quindi gli utenti sono in molti casi costretti a fare acquisti. Ma questo non finisce per essere apprezzato in diversi paesi, come i Paesi Bassi e il Belgio. In quest'ultimo, infatti, hanno annunciato il loro divieto.
Queste loot box sono considerate non necessarie, abusive e in molti casi simili ai giochi d'azzardo. Il ministero della Giustizia belga analizza la situazione da novembre. Infine, sono giunti alla conclusione che è necessario bandirli.
Ritengono di essere particolarmente dannosi per i minori, che di solito sono il gruppo che gioca di più a questi videogiochi. Dal momento che rasentano il gioco d'azzardo e le scommesse, qualcosa che potrebbe causare problemi di dipendenza in futuro. Perciò, in Belgio combattono queste loot box da diversi mesi.
Il Paese spera infatti che arrivi qualche normativa europea in merito. In modo che tutti i paesi dell'Unione europea vietino ufficialmente le loot box e le microtransazioni nei videogiochi. Poiché i creatori dei giochi ottengono così entrate approfittando degli utenti.
Giochi come FIFA, Overwatch e Counter Strike: Global Offensive sono stati i principali segnalati dal ministro in Belgio. Afferma che tutti rispettano ciò che definisce il gioco d'azzardo. Dal momento che possono segnalare un profitto o una perdita.
I giochi che continuano a utilizzare queste loot box rischiano una multa fino a 800.000 euro e anche cinque anni di carcere. Quindi dal Belgio prendono molto sul serio la questione. Non sono gli unici, nei Paesi Bassi si discute di questo tema da diverse settimane. Quindi non sarebbe sorprendente se presto si unissero a questo tipo di misure. Saremo vigili.