L'International Spy Museum è un museo privato dove possiamo trovare un gran numero di oggetti legati allo spionaggio nella vita reale, infatti, molti dei suoi membri sono ex agenti della CIA, che gli permette di conferire un'aura di mistero e intrigo a tutti coloro che lo visitano.
Nei film di spionaggio, il più vicino che i normali cittadini possono essere a questo mondo che attira sempre l'attenzione, soprattutto nei film di James BondLa passione che alcuni cattivi hanno per gli squali è particolarmente sorprendente. Il museo ne è consapevole e ha creato una stanza speciale per questo squalo.
Una delle sale dell'International Spy Museum ci mostra una vasca dove possiamo vedere uno squalo che volteggia molto vicino al vetro. Come di consueto in questo tipo di mostre, c'è il poster corrispondente dove ci incoraggia a mettere le mani in tasca e quindi evitare di toccare il vetro per attirare l'attenzione. Ma gli esseri umani sono curiosi per naturae nella maggior parte dei casi i visitatori fanno il contrario.
Le spie sanno molto della curiosità, infatti è intrinseca alla loro professione, e in camera, invece di allestire un acquario con lo squalo, hanno allestito un monitor ad alta risoluzione con lo squalo che gira intorno allo schermo molto vicino, che simula perfettamente ad un acquario, offrendo una sensazione di svettante realtà. Nel momento in cui i curiosi in servizio toccano lo schermo, lo squalo attacca il presunto cristallo creando crepe che metterebbero in pericolo l'integrità dell'acquario e ovviamente uno spavento monumentale per i curiosi di turno.
Se è vero che Non è il primo assemblaggio che possiamo trovare di questo tipoGrazie al fatto che la tecnologia avanza a passi da gigante, soprattutto se parliamo di schermi con risoluzioni elevate superiori a 4k, la probabilità che questo tipo di immagini possa offrire è in aumento, e se non lo dicono a Gregory Heinzman, protagonista del video, che è andato al museo con la moglie Casey Peck, per documentare la visita, e ha scelto di non ignorare il cartello.
E se questo ti sorprende è perché non hai ancora visto niente