Siamo all'inizio della dichiarazione dei redditi e questa è una cosa dolcissima per chi vuole ingannare gli utenti fingendosi l'Agenzia delle Entrate nell'applicazione WhatsApp. Questo è uno di questi attacchi chiamati phishing o furto di identità, in cui gli hacker vogliono ottenere i nostri dati dalla nota applicazione di messaggistica. Prima di tutto, deve essere chiarito che non dobbiamo prestare alcuna attenzione ai messaggi di dubbia provenienza, sia in email, SMS o qualsiasi altra applicazione di messaggistica come WhatsApp, ma tieni presente che l'Agenzia delle Entrate non ci chiederà nulla da WhatsApp.
A quanto pare stanno usando questa applicazione per ottenere dati da alcuni utenti che potrebbero cadere nella trappola di questi hacker. Da Panda Security avvisare che ciò sta accadendo e quindi non prestare attenzione a questo tipo di messaggi, chiarendo che questo ente può inviarci qualche notifica tramite SMS, ma non chiedendo mai dati o simili, visualizzare semplicemente le informazioni per l'utente.
In questo caso abbiamo anche un tweet dall'account della Polizia Nazionale dove ci avvertono anche di questo tipo di pratica:
? Il momento di presentare la Dichiarazione dei REDDITI sta arrivando ei cyber-criminali vogliono ingannarti: NON cliccare su allegati sconosciuti! #Phishing pic.twitter.com/v5cj7Tqbd4
- Polizia Nazionale (@policia) 27 marzo 2017
Quindi state attenti con questo e soprattutto avvertite tutte quelle persone che potrebbero essere più vulnerabili a questo tipo di inganno. Quindi se ricevi un WhatsApp o anche un messaggio di testo sotto forma di SMS in cui chiedono informazioni su qualsiasi raccolta personale o dati di fatturazione, Ne dubita subito poiché questo ente ha i dati di tutti i contribuenti e non chiede mai questo tipo di informazioni. Inoltre, se un messaggio ti arriva, l'importante è che tu guardi i dettagli come il mittente stesso, il logo del mittente, eventuali errori di ortografia o anche i colori del logo dell'Agenzia delle Entrate e li confronti.