Alla fine di settembre iniziò a circolare una voce secondo cui la società canadese BlackBerry, precedentemente chiamata RIM, avrebbe chiuso la sua divisione hardware, che monopolizzava oltre il 50% delle entrate che l'azienda stava avendo. La notizia è stata confermata pochi giorni dopo la mano di John Chen, CEO di BlackBerry. In questo modo BlackBerry si concentrerebbe esclusivamente sul software lasciando da parte la produzione di dispositivi, dispositivi che sarebbero prodotti dalla società cinese TCL, che è anche responsabile della produzione e del design dei terminali della società francese Alcatel, un altro gigante della telefonia alla fine degli anni '90, che è diminuita negli ultimi anni, sebbene abbia tornato con rinnovata forza e nuove idee.
L'azienda canadese ha confermato ieri che sarà la ditta TCL ad occuparsi della produzione e del design dei prossimi terminali che verranno lanciati sul mercato con il nome BlackBerry. Mette solo il marchio e il software che verrà installato in tutti i terminali che ha colpito il mercato. TCL era già stata incaricata della progettazione e della successiva produzione dei BlackBerry DTEK50 e DTEK60 negli ultimi mesi, quest'ultimo modello è ora disponibile per l'acquisto tramite il sito ufficiale BlackBerry per poco meno di 600 euro.
TCL ha ottenuto i diritti di produzione esclusivi per tutto il mondo ad eccezione di Indonesia, Nepal, Bangladesh, Sri Lanka e India, paesi in cui l'azienda canadese ha raggiunto un accordo con altre società per commissionare la progettazione e la produzione di terminali a loro nome. Ora BlackBerry deve solo sedersi e aspettare per vedere se il nome BlackBerry è ancora un motivo valido per acquistare i propri terminali, o se è stato dimenticato da molti utenti dopo questi anni di disagio.